Il canto dei Basenji e i canti overtone

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Luisa
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Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » sab feb 12, 2022 6:50 pm

Sono anni che attraverso i Basenji e le più strane coincidenze scopro affascinati realtà e argomenti.
Questo pomeriggio parlando dell'ululato del mio amato Congo ho scoperto i canti overtone.
A breve ve ne parlerò (scriverò) in modo più approfondito.
Se qualcuno di voi ne sa qualcosa sarei davvero lieta se lo condividesse qui.
Grazie
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » dom feb 13, 2022 10:01 am

Congo è stato il mio secondo maschio basenji dopo Lupin fulvo, lui era il nipote tricolore.
Ha fatto 4 cucciolate con la sua femmina fulva Margot che è ancora con noi ed ha 15 anni compiuti.
Era molto dolce e languido soprattutto nel periodo dei calori delle nostre femmine.
A secondo dell'annata e delle femmine in calore veniva separato da loro e anche se si accoppiava durante quei periodi era un continuo vocalizzo.

In generale ogni basenji ha la propria personalità e il proprio modo di usare la sua voce. Solitamente i basenji col suono esprimono qualche cosa di straordinario, comunicano al branco canino, animale o umano qualche cosa che per loro è importante... altrimenti possono rimnanere silenziosi... anche per anni.

Congo era un basenji chiacchierone... Margot la sua compagna ha iniziato a chiacchierare in vecchiaia.

Nel perido dei calori Congo era molto languido e bisognoso di coccole, indipendentemente da eventuali accoppiamenti, aveva bisogno di supporto e ce lo diceva.

Per circa 20 giorni o più, se le femmine erano diverse, lui ululava.

Non era un ululato forte ma quasi sottovoce e costante. Si metteva a volte anche dentro la sua cuccia a forma di casina, in giardino, e ululava.

Questo suono quasi sottovoce era però davvero penetrante e si poteva sentire in tutta casa (a finestre e porte chiuse) e dentro gli uffici nell'edificio dall'altra parte della strada.
Era un suono non forte, non acuto ma davvero invasivo che ti entrava sottopelle al punto che anche sentire il rumore della lavastoviglie che funzionava, in quei periodi, mi angosciava... probabilmente perchè aveva una gamma di suoni simili...

Questa stranezza è sempre rimasta legata all'ululato di Congo finchè ieri pomeriggio parlando con i futuri proprietari di Sid mi è arrivata una spiegazione inaspettata.
Sid per noi, anche se fulvo, ci ricorda, nell'aspetto e nel portamento, molto il bisnonno Congo... chissà se questo legame ci ha portati allo sviluppo di questa nuoiva stori a e scoperta?
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:19 am

Il canto armonico (più precisamente, canto difonico, ingl.overtone singing) è un insieme di tecniche vocali che permettono di far emergere gli armonici naturali della voce. Ne consegue che una sola persona può emettere contemporaneamente da due a tre note armoniche diverse.

I più esperti riescono a scegliere quali armonici amplificare, in modo da poter eseguire melodie precise.

Questo utilizzo della voce è presente in diverse culture del mondo: tipico della tradizione Tuvana, è riscontrabile anche in Mongolia, in Sardegna nel canto a tenore, in Sudafrica nella tribù Xhosa, in Tibet tra i monaci Gyuto, in alcune zone dell'India, come Rajastan, e in Pakistan[1][2].

La peculiarità di questi tipi di canto difonico è l'utilizzo melodico/ritmico delle frequenze della serie armonica: ognuna di queste frequenze è di fatto una nota musicale in perfetta armonia con il suono fondamentale che le origina. Il pentagramma qui sotto mostra i primi 16 armonici, prendendo come suono fondamentale il DO.
.....
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:20 am

Africa
La popolazione del gruppo etnico Xhosa ha uno stile vocale di canto difonico detto Umngqokolo . Questa técnica è definita come: "cantare con una voce di basso rauca, producendo il suono molto indietro nella gola, tenendo la bocca aperta"[7]. La lingua xhosa fa parte del gruppo delle lingue bantu. L'Umngqokolo è eseguito esclusivamente da cantanti donne. Esso consiste nel produrre due note separate, mentre ipertoni vengono amplificati simultaneamente. È una tecnica di canto utilizzata per cerimonie tradizionali in cui si sviluppa una specie di "dialogo" tra gruppi diversi di cantanti[4]. Il meccanismo vocale è molto probabilmente dovuto alle co oscillazioni delle corde vocali e della piega ariepiglottica [8] . Il timbro può essere simile al contra sardo.
Da Wikipedia
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:22 am

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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:23 am

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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:23 am

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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:35 am

Alla luce di queste ulteriori informazioni collegate alle conoscenze del passato ottocentesco, quello documentato dagli inglesi che arrivati in centro Africa, esplorando zone sconosciute, si imbatterono per la prima volta in tribù primitive umane con cui vivevano cani (dagli inglesi detti Basenji), si apre un affascinante legame.
I Basenji amano la musica, il canto ed hanno anche preferenze che possono manifestare con l'ascolto attento ma anche con vocalizzi personalizzati.
Esistono sculture di cani chiodati ( esposte anche nei musei di antropologia del Mondo), usate dagli stregoni africani per comunicare con l'aldilà. Tali sculture in legno e chiodi (cani chiodati) hanno l'aspetto di Basenji.

In qualunque cultura esistono tipi di canto che provocano trans e/o rendono vicini e partecipi gli umani che vogliono avvicinarsi al divino.

I Basenji mantengono caratteristiche generali e di aspetto che li legano in modo unico al loro passato più antico, alla preistoria.

Il Basenji ha mantenuto, in modo più o meno evidente la capacità di modulare in modo e con tonalità uniche.
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da Luisa » mer feb 16, 2022 7:40 am

Mi sono tornate alla mente le divinità egizie, Anubi era il portatore della parola e il tramite per l'aldilà. Aveva l'aspetto di un Basenji nelle epoche più antiche.
Fu forse scelto il Basenji a modello per un reale coinvolgimento nei riti del cane?

Guardando i filmati (dei giorni nostri) dei canti africani, legati ai vecchi riti, mi chiedo se è possibile che l'uomo abbia davvero tentato di copiare il canto del Basenji per parlare o attivare un canale con le divinità, avendo scoperto che ascoltare quei suoni animali gli procuravano una predisposizione, uno stato particolarmente e unico di benessere e grazia?
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Re: Il canto dei Basenji e i canti overtone

Messaggio da adminL » gio feb 17, 2022 10:13 am

Qualche tempo fa ho visto un documentario ideato e condotto da David Attembough girato nel museo di Londra di storia naturale. Parlando dei grossi dinosauri vegetariani rivelava che loro comunicavano attraverso suoni molto bassi che si diffondevano a grandi distanze. Questo è stato provato studiando particolari ossa della testa.
https://www.nowtv.it/watch/canali/asset ... sky-nature

Mi è stato fatto notare dal proprietario di Sid che in realtà questo tipo di melodie oltre a diffondersi in modo unico verso l'esterno, il fuori, il lontano senza trovare barriere,
hanno effetto fisico anche su chi canta.
Colui che emmette tali suoni subisce delle particolari vibrazioni che colpiscono maggiormente le parti più solide del suo corpo. Queste vibrazioni basse e profonde arrivano a far vibrare le ossa. Parlare del particolare stato mentale che ne consegue è un argomento vasto e difficile in quanto legato strettamente all'individuale e al personale.

L'uomo, il basenji come i dinosauri hanno un modo di comunicare comune.

Ritornando a guardandomi attorno,
perchè allora non pensare che queste tre speci non sono altro che degli esempi di una possibilità che si può estendere agli altri esseri viventi?
Potrebbe essere questo linguaggio unico (più o meno nascosto, percettibile) a renderli affini/legati al nostro pianeta, alla terra, alla vita in genere?
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